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Un'analisi sul modello i-Mode
di Piero Lanza

1. Origini

L'i-Mode (information mode) è stato lanciato nel febbraio 1999 dal gigante giapponese delle telecomunicazioni NTT DoCoMo.
Ad oggi gli utenti di i-Mode in Giappone sono circa 38 milioni con un incremento di circa 20.000 unità al giorno.
L'i-Mode è uno standard a pacchetti ma strutturato in modo tale da consentire agli utenti di avere una connessione di tipo "always on". Ciò permette agli utilizzatrori di essere sempre collegati alla rete superando le limitatezze della banda.
In Giappone il successo dell'I-Mode è stato senza precedenti. Oltre alla possibilità di trasmettere immagini, video e file audio, un sicuro fattore di successo è stata la scelta di produrre cellulari con schermi sempre più grandi e a colori grazie alle robuste sovvenzioni di NTT DoCoMo, e venduti quindi a prezzi molto simili a quelli dei normali cellulari per sola voce. questo modo la compagnia ha anche creato un enorme mercato di produzione e ha facilitato la sostituzione dei cellulari tradizionali. Canoni mensili estremamente bassi (meno di 4 Euro al mese) e prezzi per i byte scaricati molto contenuti hanno costituito un nuovo incentivo dal punto di vista del costo di utilizzo. Considerando i milioni di clienti di DoCoMo, i service providers vanno a gara nell'offrire sempre nuovi contenuti, sul cui trasferimento il gestore giapponese incassa una adeguata provvigione.
I servizi offerti sono numerosissimi e spaziano dalla e-mail alle suonerie alle transazioni bancarie e finanziarie e commerciali, ai dizionari, alle più diverse guide e informazioni, alla musica, ai cartoni animati, ai giochi. Alcuni di questi servizi sono gratuiti e altri, come si è detto, offerti a prezzi molto accessibili. L'e-mail è sicuramente il servizio più usato. Gli utenti hanno a disposizione una casella di posta elettronica personale.
Ultimamente i-Mode è stato al centro dell'attenzione dei media che, vista la volontà della NTT DoCoMo di penetrare il mercato europeo, si sono chiesti se ci fossero delle reali possibilità per la nuova tecnologia di affermarsi anche nel mondo occidentale.

2. I-Mode in Europa

Negli ultimi giorni NTT DoCoMo ha annunciato di aver stretto un accordo con l'operatore greco Cosmote per il prossimo sbarco in Grecia dei servizi i-Mode sotto l'attuale rete GPRS del gestore ellenico. Con la Grecia sono, quindi, sette i paesi europei dove esiste o verrà lanciata a breve una rete i-Mode, ovvero Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda, Belgio ed appunto Grecia. Cosmote intende lanciare i primi servizi i-Mode in tempo per le prossime Olimpiadi di Atene 2004, quindi prima della prossima estate. Gli attuali clienti Cosmote in Grecia sono 4 milioni, ma l'operatore ellenico intende aumentare decisamente questa cifra proprio sullo slancio dell'arrivo dei servizi i-Mode.
Che l'i-Mode fosse un grande successo in Giappone è oramai storia della comunicazione mobile, ma che la stessa cosa potesse diffondersi nel resto del mondo erano in pochi a predirlo. Eppure finora sono oltre 1 milione gli utenti i-Mode al di fuori del Giappone, grazie agli accordi che NTT DoCoMo ha stretto con diversi operatori partner in Europa, Asia ed USA. Dalla primavera del 2002, nella quale è partito il primo servizio i-Mode al di fuori del Giappone, la tecnologia ha fatto enormi passi avanti ed è divenuta uno dei punti fermi dell'offerta mobile di diversi operatori in tutto il mondo. NTT DoCoMo sta già discutendo eventuali prossimi accordi con altri gestori europei, per il prossimo lancio di ulteriori servizi i-Mode in altri stati del Vecchio Continente.

3. I-Mode in Italia

Wind ha annunciato ufficialmente il lancio del servizio i-Mode in Italia in collaborazione con NTT DoCoMo.
Con questa offerta Wind ritiene di poter aggredire con forza il mercato e far crescere rapidamente la propria clientela dotata di cellulari i-Mode. Moltissime saranno le peculiarità del sistema scelto da Wind per veicolare i contenuti della sua nuova piattaforma mobile e che funzionerà sia sulla attuale rete GPRS sia sulla futura rete UMTS. Come Vodafone Live! di Vodafone l'i-Mode di Wind consterà in oltre 200 minisiti di vario genere scritti in cHTML e visualizzabili direttamente dai cellulari compatibili. Notizie, meteo, sport, astri, musica, radio, TV, spettacoli, cinema, lavoro, eros, banche, saranno solo alcune delle categorie nelle quali saranno divisi i minisiti i-Mode. Tutti i siti saranno a colori e dalla grafica semplice, ma accattivante, per poter essere visualizzati al meglio sui display dei telefonini.

4. Differenze tra WAP e i-Mode

Il Wap è un protocollo di comunicazione, una serie di strati che permettono alle informazioni di viaggiare da un web server fino al nostro telefonino utilizzando qualsiasi tipo di bearer (Csd, Tdma, Cdma, Gprs, Sms), i- Mode è una soluzione wireless Internet completa, comprensiva di un business model, un portale e una infrastruttura basata su una rete a pacchetto a 800/ 1500 MHZ.
In questo contesto NTT DoCoMo ricopre il ruolo di "content aggregator" che di fatto ha facilitato grandemente lo sviluppo della nuova tecnologia. La DoCoMo gestisce un proprio portale all'interno del quale sono ad oggi elencati circa 700 siti cosiddetti ufficiali. Per essere inclusi, gli application provider devono fare richiesta direttamente alla DoCoMo che, dopo aver esaminato i siti, testata l'usabilità e giudicata l'utilità, può decidere di accettare o respingere la domanda. Inizialmente, durante la fase di sviluppo, la DoCoMo ha condotto ricerche di mercato e contattato direttamente i principali content provider giapponesi, fornitori di servizi giudicati utili o attraenti e che avrebbero potuto essere esportati su terminali wireless. Successivamente, a partire dal lancio del servizio, sono partite le richieste che hanno oggi raggiunto il ritmo di 200 per settimana. Nel tempo si è così creato un circolo virtuoso che perdura ancora oggi e che garantisce a tutti i membri della catena dei valori elevati vantaggi economici.

5. La tecnologia

La struttura di rete di Wap si basa su un server utilizzato con funzione di gateway e/ o proxy che agisce come trait d'union tra il mondo wireless dei telefonini e quello wired di Internet. I- Mode utilizza la stessa struttura di base, con un gateway che funge da traduttore dallo stack Http a quello interno, che non è un open standard, a differenza dello stack Wap, ma è di proprietà della NTT DoCoMo.
Confrontando i due stack, la prima grande differenza si trova allo strato applicativo (application layer). Il linguaggio a marcatori utilizzato da WAP è il WML, evolutosi dall'Hdml che Unwired Planet (ora Openwave) creò a metà degli anni 90. Il Wml è un linguaggio studiato appositamente per fornire servizi a valore aggiunto a terminali wireless. La possibilità di avere variabili dinamiche all'interno delle pagine Wml, unita all'integrazione con un linguaggio di scripting (WmlScript) e con l'interfaccia Wta (presente nei telefonini Wap di nuova generazione), rende il Wml un potente mezzo per creare interessanti applicazioni. Il linguaggio di mark- up che i- Mode mette a disposizione ai programmatori è invece chiamato C- Html (Compact Html) che altro non è che una versione ridotta dell'Html,il linguaggio che sta alla base di tutte le pagine Internet presenti sulla Rete. Il C- Html non supporta linguaggi di scripting, e neppure dà la possibilità di accedere alle funzioni interne del telefonino . L'obbiettivo principale del C- Html è fornire un mezzo al programmatore per mostrare in modo accattivante le informazioni sullo schermo dei terminali. Abbiamo quindi supporto per colori di testo e immagini, possibilità di avere testo scorrevole sullo schermo e animazioni. L'unica funzione del telefonino alla quale abbiamo accesso tramite il C- Html è quella di effettuare chiamate tramite link sulla pagina. Sui terminali di ultima generazione è anche possibile scaricare delle piccole applicazioni Java (Midlets). Questo ha dato un ulteriore impulso al mercato ludico in Giappone: la possibilità di scaricare piccoli ma completi frammenti dell'applicazione, invece di contattare l'application server per ogni interazione con l'utente, rende più giocabile, veloce e interattivo il gioco stesso. Se a ciò aggiungiamo anche il fatto che le Midlets possono essere salvate sul terminale per venire eseguite in un successivo momento senza doverle scaricare nuovamente.

differenza tra wap e i-mode

6. Usabilità

Un'ulteriore differenza tra Wap e i-Mode, indirettamente legata al linguaggio a marcatori, riguarda l'usabilità delle pagine scaricate. Con usabilità, si intende il grado di facilità con il quale gli utenti riescono a interagire e a ottenere i risultati desiderati utilizzando un determinato programma applicativo.
Con Wap ogni produttore di browser ha la libertà di decidere in quale modo realizzare l'interfaccia utente garantendosi in questo modo la differenziazione dai concorrenti. Per fare un esempio pratico, i campi di input per mezzo dei quali l'utente può interagire con l'applicazione, vengono mostrati sul display di tre diversi telefonini, Ericsson, Nokia e Siemens, in tre modi differenti. Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che i terminali Wap che sono ora in commercio non supportano completamente le specifiche del WML1.1, ci si rende conto di come ciò lasci al programmatore il duro compito di trovare un minimo comune denominatore per la rappresentazione ottimale dell'informazione su tutti e tre i terminali, con risultati spesso più che discutibili.
NTT DoCoMo ha risolto questi problemi mantenendo i-Mode come tecnologia proprietaria e certificando lei stessa tutti i telefonini che vengono proposti sul mercato. Come già citato, infatti, il colosso nipponico, andando contro il concetto tanto caro qui in Europa di "horizontal business", regola anche la produzione dei terminali.
Il processo è semplice: circa dodici mesi prima della intro- duzione sul mercato dei nuovi terminali, la DoCoMo for- nisce ai produttori le specifiche contenenti tutte le funzionalità richieste, alle quali deve aderire la nuova generazione di telefonini. Circa sei mesi prima dell'introduzione sul mercato, i prototipi vengono consegnati alla DoCoMo per la fase di testing, in seguito alla quale i pro- duttori hanno altri sei mesi per la risoluzione degli eventuali problemi. Se al termine di tutta questa procedura la DoCoMo è soddisfatta dei risultati, i telefonini vengono comprati dalla DoCoMo stessa che vi appone il suo marchio e li indirizza ai canali di vendita. L'usabilità del prodotto è quindi assolutamente garantita ed è anche garantita la stretta somiglianza dei browser installati sui telefonini.
Una ulteriore lacuna di i-Mode, solo da poco colmata, era la assoluta mancanza di sistemi per la trasmissione sicura dell'informazione dall'application server. Mentre già dalla versione 1.1 Wap utilizza lo strato Wtls per criptare l'informazione, i-Mode fino all'inizio di quest'anno era completamente carente delle stesse funzionalità. Tutti terminali di nuova generazione utilizzano Ssl per raggiungere questo scopo. Dalla tabella riportata, si ha la netta impressione che Wap sia più sofisticato a livello tecnologico, mentre i-Mode si occupi in maggior misura di garantire un'ottima esperienza online degli utenti. Ed è forse questo il lato vincente della tecnologia nipponica: concentrarsi non tanto su aspetti tecnologici che l'utente non ha la possibilità di apprezzare immediatamente o che richiedono maggior tempo per venire sviluppati, ma su tutti gli elementi che possono venire immediatamente goduti e riconosciuti attraenti. Difficile pronosticare se i-Mode riuscirà ad affermarsi anche nel mondo occidentale. La sola cosa certa è che NTT DoCoMo in Giappone ha introdotto idee innovative nel mondo del wireless e ha dimostrato che la tecnologia non è sempre l'elemento più importante quando si ha a che fare con il segmento consumer.

Piero Lanza

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