Siti che mandano in tilt il vostro browser, pagine Web con immagini animate che lampeggiano e si muovono sullo schermo (non saranno mica state progettate apposta per ipnotizzare i malcapitati utenti?).
Questo è ciò che si trova in Rete!
Ci sono siti ottimizzati per Internet Explorer, ma che non si vedono con Netscape Navigator. Pagine che potete visualizzare correttamente, solo se la risoluzione del vostro schermo è la stessa usata dal Web designer (sempre che si meriti questo titolo), che ha progettato il sito.
Si possono trovare, inoltre, siti con scritte minuscole o che fanno un uso ambiguo dei colori: sapete, che non tutte le persone hanno una vista buona come la vostra? Non solo ci sono non vedenti, ma anche daltonici e alcuni milioni di cinquantenni, che non vedono bene da vicino! Chi si occupa di Web design e vuole fare un buon lavoro, deve considerare anche questi problemi.
La Web usability sta dalla parte degli utenti. Essi non devono cambiare schermo del computer, solo perché un Web designer ha progettato male il sito, visibile solo se si dispone di un video almeno da diciannove pollici. Utenti, che non devono essere costretti a vendere il PC, perché il sito che stanno visitando richiede un plug-in, che è disponibile solo per il Mac o vice versa. Il Web non deve emarginare le persone solo perché hanno problemi di vista, o usano un software diverso da quello del Web master del sito…
Una delle caratteristiche del Web è la gran variabilità di ricezione delle pagine da parte dell'utente. Ciò dipende principalmente dalle differenze di hardware e software. Una stessa pagina può essere visualizzata in modo diverso dal browser A e dal browser B, oppure dalla versione 1.0 del browser C e dalla release 1.2 dello stesso browser. Lo stesso discorso vale per il sistema operativo, la risoluzione dello schermo, la profondità di colore, la tipologia del monitor e addirittura le preferenze degli utenti. Le combinazioni sono pressoché infinite. Il Web designer deve rassegnarsi: non può pretendere, che le pagine Web appaiano su ogni monitor, esattamente come sono state progettate. L'unica cosa, che può fare, è trovare un compromesso e fare in modo di assicurare un certo grado di compatibilità del sito con i diversi sistemi. L'usabilità è un compromesso!
Web usability significa anche rendere i contenuti facilmente fruibili dagli utenti. Quando visito un sito, non devo perdere mezzora di tempo per capire come funziona, se devo cliccare la tal icona o quel determinato punto della pagina per accedere alla schermata che m'interessa. Un sito, nel quale si deve perlustrare tutto lo schermo con il mouse per capire dove stanno i link, è mal progettato: non usabile! Col tempo, nella progettazione delle interfacce delle pagine Web, si sono affermati degli standard: rispettarli facilita la vita dei navigatori. Gli utenti hanno la giusta pretesa di voler trovare tutto e subito, senza dover leggere ogni singola riga di tutte le dannate pagine del sito o risolvere bizzarri enigmi per trovare ciò che cercano. Progettare un sito usabile significa anche cercare di capire queste esigenze e ingegnarsi per trovare soluzioni adeguate. Il sito deve essere progettato per soddisfare determinati bisogni e desideri di colui che dovrà poi utilizzarlo: l'utente.
Concludo quest'articolo con una citazione:
"…le imprese vincenti saranno quelle che meglio riescono a soddisfare le richieste dei propri clienti. Costituisce una responsabilità precisa degli operatori di marketing il comprendere i bisogni e i desideri del mercato, ponendo così le imprese di cui fanno parte in condizione di poter fornire una risposta in grado di ricevere l'approvazione dei clienti"
by Philip Kotler
Come? Trecate, stavi parlando di Web usability e fai una citazione in cui si parla di marketing!
Michele Trecate
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